Vulcano Sicilia - Guida Turistica

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.: VULCANO SICILIA
 Vulcano è il nome di uno dei vulcani più conosciuti nella zona del Mediterraneo. Si trova sull’isola omonima, nell’arcipelago delle Eolie, in provincia di Messina. La parola vulcano, usata per le montagne geologicamente attive, deriva dal nome di questa montagna e dell'isola, le quali a loro volta devono il loro nome al dio romano del fuoco, Vulcano.
 Come tutti i vulcani italiani, si è formato a causa del movimento della zolla africana, che muovendosi verso il Nord esercita una forte pressione su quella euroasiatica. Vulcano raggiunge un’altitudine di poche centinaia metri. Esso si eleva come formazione collinosa al centro dell’isola, nei pressi di Porto Levante. Il pendio presenta residui di vario tipo (paesaggio sabbioso; formazioni porose tipo pomice, presenza di residui più cristallini di tipo ossidianico).
 La vegetazione si riduce man mano che progredisce l’altitudine. Alle medie altezze cresce solo la ginestra; in prossimità del cratere principale il terreno è completamente nudo.
 Vulcano è l'isola di “Efesto” dio del fuoco, così, almeno nell'antichità, era considerata, per la sua attività vulcanica, ancora oggi manifestata da fumarole e sorgenti termali. E' l'isola più a sud dell'arcipelago e più vicina alla Sicilia. E' divisa da Lipari, a nord, dalle Bocche di Vulcano, uno braccio di mare di circa un chilometro e mezzo. Arrivando in barca da Lipari si avverte subito la magia di quest'isola, ci si trova davanti il promontorio di Vulcanello, appena 123 mt slm, ed i ripidi profili dell'isola con la vetta del Monte Aria 499 mt e quella del cratere "Fossa Grande" 386 m. Vulcano è ricca di paesaggi spettacolari, con forti contrasti tra il blu del cielo e la sua terra brulla, le coste frastagliate ed i fondali ricchi di flora e fauna marina. L'isola ha due porti, il Porto di Levante e quello di Ponente, separati da "Vulcanello". L'isola iniziò a formarsi con l'attività vulcanica circa 125.000 anni fa raggiungendo l'attuale altezza massima di 500 m slm e scendendo con il cono fino a 2 Km sotto il livello del mare. Dell'attività vulcanica dell'isola si riconoscono quattro vulcani: Lentia, Vulcano Piano, Vulcanello e Fossa di Vulcano (l'unico ancora attivo come fumarola). Le eruzioni alternate nei secoli hanno lasciato preziose testimonianze come le due spiagge di Porto di Levante e Porto di Ponente, dalla sabbia colorata una e nera e fina l'altra, le colate di ossidiana del 1739, le sorgenti di acqua termale nei pressi di Porto Levante dove i turisti si perdono in lunghi e rilassanti bagni giorno e notte, a volte ricoprendosi del fango naturale, molto benefici per la cura di reumatismi, artriti, per la pelle e numerosi altri trattamenti. Le attività che un tempo si svolgevano sull'isola erano legate alle poche risorse legate allo sfruttamento del legname e quello minerario in prevalenza di zolfo e allume già note ari Greci ed ai Romani. Con la caduta dei Borboni, le attività estrattive ebbero un arresto per poi riprendere con il britannico Stevenson che tentò di resistere alle attività eruttive ma dovette abbandonare le miniere alla fine dell'800. Oggi l'economia di Vulcano si basa prevalentemente sul turismo e sul una limitata coltivazione della vite.